Abstract Il progetto CASA intende contribuire al rafforzamento del comparto produttivo operante nel settore dei materiali per l’edilizia, nella direzione del recupero e valorizzazione dei rifiuti, nello spirito dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile. L’industria dei prodotti edilizi è oggi alla costante ricerca di materie prime seconde che da un lato rispondano agli obiettivi di sostenibilità legati alla riduzione delle emissioni di CO2 e di consumo delle materie prime naturali e dall’altro mantengano un profilo prestazionale adeguato agli standard richiesti. Lo scopo di CASA è capitalizzare il valore residuo del rifiuto e sottrarlo al conferimento in discarica, in un’ottica di economia circolare. In particolare, CASA intende sviluppare materiali cementizi “green” che incorporano scarti provenienti da diverse filiere produttive della Regione, quali il settore delle pavimentazioni sportive (fibre sintetiche), dell’industria ceramica (scarti di materiale cotto), delle costruzioni (Gasbeton), della produzione agricola (letame bovino, lolla di riso) e di energia (biochar). CASA coniuga la grande richiesta di materiali da costruzione con la necessità di valorizzare rifiuti tecnologicamente poveri oggi spesso diretti in discarica. Il progetto si colloca pienamente nel recente contesto normativo dei Criteri Ambientali Minimi e favorisce una svolta nella concezione e produzione dei materiali per edilizia, nella direzione della riduzione degli impatti ambientali, della sostenibilità e del riutilizzo. Obiettivi e risultati attesi CASA si prefigge di studiare le potenzialità tecnologiche e industriali associate al recupero degli scarti di processo/prodotto all’interno di materiali da costruzione, con l’obiettivo di: – potenziare la circolarità nella gestione degli scarti, tenendo conto degli impatti ambientali, sociali, della fattibilità tecnica e praticabilità economica; – ridurre il consumo di materie prime vergini ed emissioni di CO2, prevendendo la possibilità di utilizzo di rifiuti per la produzione di fibre o come sostituti di aggregati/cemento nel calcestruzzo; – immettere nel mercato nuovi prodotti competitivi, capaci di coniugare il riutilizzo degli scarti provenienti dalla produzione delle industrie coinvolte con il miglioramento delle prestazioni del calcestruzzo e il soddisfacimento dei Criteri Ambientali Minimi, dimostrandone la fattibilità industriale e accrescendo la competitività delle imprese e del sistema produttivo; – quantificare i vantaggi (e svantaggi) tecnologici dei prodotti sviluppati rispetto al materiale tradizionale allo scopo di definirne i campi di applicazione e la convenienza economica; – sviluppare una sensibilità diffusa sui vantaggi ambientali insiti in un’economia fondata sul ciclo di vita dei prodotti e la sostenibilità ecologica e al contempo sensibilizzare alla responsabilità estesa del produttore riguardo il sistema di gestione dei rifiuti, sviluppando processi di transizione verso sistemi più sostenibili; – contribuire al raggiungimento della missione 2 (rivoluzione verde e transizione ecologica) del PNRR e degli SDGs 9, 11, 12, 13 dell’Agenda 2030: Goals 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 11 (Città e comunità sostenibili), 12 (Consumo e produzione responsabili) e 13 (Lotta contro il cambiamento climatico). Dettagli del progetto Responsabile scientifico: Prof.ssa Patrizia Bernardi Strutture Unipr coinvolte:CIDEA- Centro Interdipartimentale per l’Energia e l’Ambiente Coordinatore:Università degli studi di Parma Partner: UNIMORE-EN&TECH UNIMORE – CRICT – Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio- UNIFE – Laboratorio Teknehub UNIBO CIRI EC Costo totale di progetto: 701.247,36 euroContributo totale di progetto: 498.373,15 euroCosto totale Unipr: 346.346,46 euro Contributo totale Unipr: 249.942,52 euroDurata del progetto in mesi: 28Data di inizio: 06/02/2024Data di fine: 06/06/2026 Il progetto è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna